6 Segni che è ora di cambiare lavoro
Ti alzi ogni mattina con l’ansia? O, peggio ancora, la notte non dormi al pensiero di cosa ti aspetta il giorno dopo a lavoro?
Detesti ciò che fai, non guadagni abbastanza, non fai ciò per cui hai studiato (tanto, anzi tantissimo), l’ambiente è tossico?
Se questi non sono segni che è ora di cambiare lavoro, beh, dimmi tu che cosa sono, allora!
Ma andiamo con ordine, anzi, facciamo un passo indietro…
Il 2020 ci ha segnati sotto molti punti di vista, questo è indubbio.
Uno degli effetti a mio avviso più significativi della pandemia e dei conseguenti periodi di lockdown, è quello di aver portato le persone ad interrogarsi sulla propria vita e sulle proprie scelte professionali.
In tanti si sono trovati a contemplare l’idea di cambiare lavoro, e forse tu sei tra queste persone.
Questo fenomeno si deve in parte al maggiore tempo a disposizione (per qualcuno), e in parte alla drammaticità senza precedenti della situazione che abbiamo vissuto e stiamo vivendo di conseguenza.
Per molti è stato il primo momento di riflessione dopo anni di lavoro senza sosta e impegni famigliari, in un certo senso l’occasione per fare una sorta di bilancio personale.
Ed è proprio quando ci fermiamo a pensare che emergono i primi dubbi, che sorgono le prime domande che vanno a mettere in discussione scelte e decisioni personali.
Lavorare da casa (per chi non lo aveva mai sperimentato) è stata un’esperienza importante per tanti e anche la molla che ha fatto scattare alcuni interrogativi.
Per esempio, in tanti si sono resi conto di non amare poi così tanto il proprio lavoro, non potendolo fare in presenza.
Per altri, invece, è stato proprio il contrario: non doversi recare tutti giorni in ufficio si è rivelato un sollievo e anzi, è stato poi difficile doverci tornare.
Forse anche tu ti sei trovata a riesaminare la tua vita e la tua carriera ed è per questo che oggi sei qui.
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Change is in the air…
Occupandomi dal 2016 di cambiamenti, transizioni e “trasformazioni” professionali, mi trovo tutti i giorni ad affrontare questo argomento, e non solo durante le sessioni con i miei clienti.
Ormai anche tra amici e conoscenti mi sembra di non riuscire a parlare d’altro.
Tutti sembrano essere scontenti del proprio lavoro o addirittura della strada professionale che hanno scelto.
C’è un estremo bisogno di equilibrio tra vita professionale e personale (il famoso “work-life balance”) e non solo per le donne che sono madri, anche per quelle che non lo sono e per gli uomini.
La sicurezza del posto di lavoro e un ottimo stipendio non sono più i requisiti fondamentali per la soddisfazione di lavoratrici e lavoratori, qualunque sia il campo in cui operano.
Oggi conta molto di più amare ciò che si fa e avere sufficiente tempo da dedicare alla propria vita personale.
Naturalmente, avvertire un senso di insoddisfazione, anche profondo, per il proprio lavoro, non significa essere pronti a lasciarlo!
I cambiamenti spaventano sempre, anche quando potrebbero aiutarci a lasciarci alle spalle qualcosa che ci rende infelici.
Ecco perché ho pensato potesse essere utile elencare alcuni classici “segni” che è arrivata l’ora di cambiare lavoro.
Vediamo subito quali sono, allora!
1 – Le tue giornate sono un incubo
La sveglia suona e tu faresti di tutto pur di non dover andare al lavoro.
Quasi quasi un’invasione di cavallette giganti sembra una festa!
Ti senti sempre stanca, demotivata o ansiosa, in particolare la domenica, al punto da non riuscire nemmeno più a goderti il fine settimana.
Ti trascini giorno dopo giorno, in attesa delle vacanze e sei sempre di malumore. Fatichi a trovare il tempo e l’energia per fare qualcosa per te stessa e ti porti a casa le preoccupazioni e i problemi di lavoro.
Quanto puoi andare avanti così? E soprattutto, perché mai dovresti accontentarti di sopravvivere invece di vivere?
Non puoi vivere aspettando le ferie o i sabati, ti meriti di più!
Lo sai che passiamo molto più tempo al lavoro che a casa? Ecco perché è così importante fare un lavoro che ci piaccia.
Più che un segno questo è un manifesto. Gigante.
2 – L’azienda per cui lavori è in crisi
Magari la situazione non era così tragica qualche anno prima, ma ora tira davvero una brutta aria e tu lo sai bene.
Che sia l’azienda o l’intero settore ad essere in difficoltà, non cambia il fatto che il tuo lavoro sia a rischio e che sia solo una questione di tempo prima che arrivino brutte notizie.
Questa è un’ottima ragione per cominciare a guardarti intorno, senza aspettare di essere con le spalle al muro.
Nella vita è sempre meglio avere delle alternative, invece di doversi accontentare di ciò che ci capita, ma per essere in questa posizione, bisogna prendere l’iniziativa.
Inizia a rispolverare il tuo cv, aggiorna (o crea) il tuo profilo LinkedIn e magari iscriviti a qualche agenzia di recruitment.
Se poi tutto si sistema e non devi cambiare lavoro, meglio così, ma se si mette male, tu sarai già un passo avanti.
3 – Lavori in un ambiente “tossico”
Hai un capo che non sa parlare senza alzare la voce (ma quando spariranno certi soggetti?), oppure dei colleghi che si lamentano dalla mattina alla sera, o che si “ammalano” un po’ troppo spesso (specialmente a ridosso di feste e fine settimana), o che sono convinti di essere meglio di te e ti trattano con sufficienza.
L’ufficio è il regno del gossip (non quello leggero sulle celebrities, purtroppo) e ci sono un paio di “drama queens” che rendono l’atmosfera a dir poco invivibile (sono brave solo oro, lavorano solo loro, sono stanche solo loro, hanno figli solo loro, sono sempre depresse e sull’orlo di licenziarsi, ma chissà perché non se ne vanno mai).
Questi sono solo alcuni esempi e per quanto abbia cercato di sdrammatizzare un pochino, in realtà c’è ben poco da ridere.
Disclaimer: ogni riferimento a fatti realmente accaduti o persone realmente esistite, è puramente casuale. O forse no.
Lavorare in un ambiente del genere non può che nuocere alla salute e, a mio parere, è un ottimo motivo per cambiare aria.
La serenità al lavoro è fondamentale!
Un conto sono le sfide che il tuo ruolo impone, ben altra cosa è dover avere a che fare con persone poco equilibrate (per usare un eufemismo) o che hanno la maturità di un branco di dodicenni.
Scappa!
4 – Non ci sono possibilità di crescita
Il collega di 92 anni (scherzo, sono certa che gli anni se li porti benissimo!) che doveva andare in pensione ha cambiato idea e così è sfumata anche la tua promozione.
Oppure, anno dopo anno, sono più i ruoli che vengono tagliati di quelli che restano.
Sono ormai 5 (o 10, 15, 20) anni che sei bloccata nella stessa posizione e non c’è nessuna possibilità di crescita all’orizzonte, anzi ti sembra quasi che le tue responsabilità si siano ridotte.
O ancora, nel tempo ti hanno assegnato (o meglio appioppato) sempre più mansioni, ma di aumenti di stipendio o grado non se ne parla.
Negativo. Tutti abbiamo bisogno di sentirci stimolati e di essere adeguatamente ricompensati per ciò che facciamo.
Ora di guardarsi intorno.
Se ci pensi, che cos’hai da perdere a guardarti intorno?
5 – Sei cambiata, e con te le tue sigenze
Magari quando hai scelto questo lavoro eri giovane, senza famiglia e piena di energia.
Nel frattempo, gli anni sono passati e tu non riesci più a stare dietro ai ritmi forsennati che il tuo ruolo impone.
O magari ce la faresti anche, ma non vuoi. Vuoi avere più tempo per te stessa e per la tua famiglia.
Le tue priorità sono cambiate e viaggi e cene di lavoro non vanno più d’accordo con il tuo stile di vita. Ti rifiuti di lavorare fino a tardi o di essere sempre raggiungibile a tutte le ore.
Non sentirti in colpa per questo, è assolutamente normale! E tanto per essere chiari, non serve essere mamme (o papà) per sentirsi così! Il discorso è valido anche per chi non ha figli.
Hai tutto il diritto di cercare un nuovo lavoro che sia più in linea con chi sei oggi e con i tuoi valori.
Non era di questo che parlavamo all’inizio dell’articolo? Appunto.
6 – Sogni di fare altro
Fai l’avvocato, ma tu in realtà hai sempre sognato di fare la guida alpina, perché hai la passione per la montagna e conosci a memoria tutti i sentieri della tua zona.
Hai studiato lingue, ma poi, per i soliti strani casi della vita, ti sei trovata a lavorare in un’azienda in cui a malapena usi due parole di francese. E sempre le stesse.
Oppure sogni di cambiare strada e diventare personal trainer, perché stare tutto il giorno chiusa in ufficio proprio non fa per te.
Qualunque sia il tuo sogno, e non deve essere “originale” a tutti i costi, sappi che non è mai troppo tardi per realizzarlo.
Io l’ho fatto a più di quarant’anni! E in questi anni ho aiutato tantissime altre persone a cambiare lavoro, reinventarsi e realizzare il proprio progetto professionale e personale.
Si tratta solo di pianificare la tua transizione e per questo ci sono io!
Non so se lo sai, ma sono sempre di più le persone che decidono di reinventarsi a 40 o 50 anni.
Ormai l’idea di fare lo stesso lavoro per tutta la vita è superata e le trasformazioni professionali sono molto più semplici di quanto tu possa immaginare.
Allora, quanti di questi “segni” puoi contare nella tua vita?
Se vorresti cambiare lavoro, ma hai mille dubbi e paure, scrivimi!
Ho aiutato tantissime persone in tutto il mondo a farlo!
Contattami per avere maggiori informazioni o per prenotare la tua sessione di prova gratuita!
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