“Il coaching consiste nell’aiutare i clienti a sbloccare lo scrigno del tesoro della loro vita, vale la pena ricordare che i diamanti sono fatti di carbone sotto pressione ed è la grana dell’ostrica che crea le perle..”
Sarah Durrant
Prima di tutto
nella nostra testa
Nel libro “The Inner game of tennis”, pubblicato nel 1974, Gallwey spiega come ogni partita si svolga non solo sul campo, ma anche e prima di tutto nella nostra testa. Questo significa che i nostri pensieri, le nostre idee e paure determinano spesso il risultato finale.
Il ruolo del Coach, second Gallwey, è proprio quello di aiutare ad eliminare pensieri negativi o limitanti al fine di migliorare la propria performance.
Il passaggio dal mondo dello sport a quello del business avviene negli anni ’80 grazie a Sir John Whitmore che, dopo essersi formato con Gallwey, porta la sua esperienza nel Regno Unito e in Europa.
Nel 1992 scrive il libro “Coaching for Performance” che segna l’inizio della professione del Coach fuori dagli ambiti sportivi e all’interno di quelli aziendali, business e corporate.
TRA COACH E CLIENTE
ICF (International Coaching Federation), di cui sono membro, definisce il coaching come una “partnership” tra Coach e cliente che, attraverso un processo creativo, stimola la riflessione, ispirandolo a massimizzare il proprio potenziale personale e professionale.
IL COACHING COME STRUMENTO
Il coaching è ormai ampiamente utilizzato sia in ambito aziendale, che privato, nelle scuole, organizzazioni e onlus, da sportivi, artisti, e creativi e imprenditori.
Ovunque ci sia una sfida da affrontare, un progetto da realizzare, decisioni da prendere, cambiamenti, ristrutturazioni, e soprattutto dove è richiesta crescita ed innovazione, il coaching è lo strumento indispensabile per favorire ed accelerare il processo.
COME FUNZIONA IL COACHING
Nella sessione di coaching, il Coach utilizza domande che stimolano la riflessione nel cliente, così da portarlo a far emergere risposte e idee spontaneamente (secondo il metodo “maieutico” di Socrate), piuttosto che offrire lui stesso informazioni e soluzioni, come avviene per esempio nella consulenza.
Il focus del coaching è nel presente e nell’immediato futuro, non si va a scavare nel passato, non si lavora sul “perché” le cose siano in un certo modo, ma ci si concentra su ciò che il cliente desidera e su come ottenerlo.
Il taglio è quindi molto pratico e concreto e non è adatto a chi necessita invece di un supporto psicologico.
Scopri di più su: www.coachfederation.it
PERCHÈ SI FA
Gli utilizzi del coaching sono molteplici, a seconda del contesto in cui viene applicato. Questi sono solo alcuni esempi.
In ambito aziendale, il coaching viene utilizzato per accompagnare il professionista nella sua crescita, per migliorarne la performance, per sviluppare competenze specifiche come leadership e comunicazione, durante e in seguito a cambiamenti di ruolo, ristrutturazioni e riorganizzazioni dell’azienda o team in cui opera o che guida.
In ambito privato, il coaching è un ottimo strumento per chi:
- vuole realizzare o sta realizzando un progetto professionale o personale;
- per chi sta cercando una nuova strada professionale, desidera cambiare lavoro o crescere all’interno della propria azienda o settore di appartenenza;
- per chi sta affrontando una fase di profonda trasformazione nella propria vita (separazione, nascita dei figli, perdita del lavoro, trasferimento, pensione);
- per chi desidera migliorare se stesso, utilizzare al meglio i propri talenti e risorse;
- per migliorare l’equilibrio tra lavoro e vita personale;
- per atleti e sportivi che sono sempre alla ricerca di performance e risultati migliori;
- per artisti e creativi di ogni campo che vogliono emergere.
In generale il coaching è adatto a tutte quelle persone che desiderano un cambiamento, un progresso rispetto alla situazione che stanno vivendo (personale o professionale che sia, voluta o meno) e sono pronte ad agire per ottenerlo.
BENEFICI
Alcuni dei più importanti benefici che si ottengono da un percorso di coaching sono:
- chiarezza rispetto a ciò che davvero si desidera
- autoconsapevolezza rispetto a sé stessi, la situazione in cui ci si trova, le proprie risorse, gli ostacoli e le opzioni
- crescita personale
- sviluppo delle proprie qualità e competenze al fine di utilizzarle al meglio in contesti personali o professionali
- superamento dei “pensieri limitanti”, ovvero tutte quelle idee e preconcetti che le persone portano dentro di sé da sempre e che limitano la loro crescita, che impediscono di agire e di andare verso ciò che rende felici
- piani d’azione concreti e realistici, da mettere in pratica subito per sbloccarsi ed andare avanti con la propria vita
- risultati “misurabili”, perché ogni singola sessione ha un suo obiettivo specifico, così alla fine del percorso si possono riconoscere i propri progressi
- soddisfazione personale e senso di appagamento perché si ottiene ciò che si desidera o si realizza un progetto
- maggiore fiducia e sicurezza in sé stessi, perché si trovano soluzioni e si scopre (o riscopre) di essere capaci di affrontare ogni situazione
- si prendono o riprendono in mano le redini della propria vita, si torna ad essere responsabili di ciò che si fa e ottiene, attivi nel creare le proprie circostanze invece che subirle passivamente
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