Quando è giusto mollare un obiettivo? 7 Casi in cui lo è
Si sente sempre dire “non mollare”, ma è davvero un buon consiglio?
In quali casi è invece giusto mollare un obiettivo?
Scopri insieme a me 7 casi in cui mollare un obiettivo è la cosa giusta da fare.
Le hai provate tutte, niente sembra funzionare e vorresti mollare?
Stai pensando di mollare, ma temi di pentirtene in futuro?
L’idea di abbandonare il tuo obiettivo ti fa sentire un “fallito”?
Innanzitutto, esci dal circolo vizioso dei pensieri negativi, fai una pausa, un bel respiro e continua a leggere.
Ci sono casi in cui mollare un obiettivo è davvero la cosa giusta da fare, e a breve vedremo insieme quali sono.
Come Life & Business Coach, mi trovo ad affrontare questo tema quotidianamente, nel lavoro con i miei clienti, ma anche nei contenuti che creo e nelle conversazioni che ho con colleghi, amici e famigliari.
Di solito però, le persone mi chiedono di aiutarle a raggiungere i propri obiettivi, non di mollare!
Questo è comprensibile, gli esseri umani hanno desideri, bisogni, aspirazioni, e per raggiungerli occorre agire e perseverare, ecco perché c’è così tanto interesse attorno al concetto del “non mollare mai”.
Dai coach (eh già!), al guru di turno, al tuo vicino di casa che non sa nemmeno cosa sia un obiettivo, tutti sembrano credere nel potere del non mollare e del resistere ad ogni costo.
I social media, specchio impietoso dell’umanità, sono strapieni di frasi motivazionali che invitano a non abbandonare i propri obiettivi.
Non solo, spesso e volentieri, sembra essere implicito il messaggio che chi molla è un fallito o un perdente (ho usato questi termini per rendere l’idea, ma nessuno è un fallito o un perdente, nemmeno quando perde una gara, ma su questo tema scriverò un altro articolo!).
Ed è qui che, secondo me, cominciano i problemi.
Leggi anche:
“5 Errori che ti impediscono di raggiungere il tuo obiettivo”
“4 Ragioni per cui scegliamo la carriera sbagliata”
“6 Segni che è ora di cambiare lavoro”
“La crescita personale non si fa con i libri”
“4 Consigli per cambiare strada professionale”
Un po’ di psicologia
Ci sono casi in cui si perde molto di più a perseverare in progetti che non funzioneranno mai e non sono certo io a dirlo.
Lo dice la psicologia: la “Sunk Cost Fallacy”, teoria postulata dagli psicologi Amos Tversky e Daniel Kahneman nel 1972, spiega il bias cognitivo secondo il quale le persone tendono a voler persistere nei propri obiettivi anche quando l’evidenza suggerisce chiaramente che sarebbe meglio abbandonarli.
L’attaccamento alle proprie strategie e la difficoltà nell’abbandonarle derivano dalla credenza erronea (ecco perché si definisce un bias) che l’investimento sostanzioso e prolungato in un progetto in termini di risorse, tempo, sforzo, denaro, ma anche fiducia e speranza, giustifichi il continuare a provarci all’infinito, e che invece terminarlo risulterebbe in una perdita maggiore.
Insomma, visto che ormai ho dedicato 3, 5, o 10 anni a questo progetto, speso migliaia di euro, lavorato giorno e notte per realizzarlo, rifiutato altre opportunità, rinunciato a vacanze e fatto sacrifici, non voglio assolutamente accettare il fatto che forse ho commesso un errore, oppure ho scelto la strada sbagliata, o che, semplicemente, e per motivi vari, questo sogno non diventerà mai realtà.
Fa troppo male ammetterlo, vero? Ecco perché è meglio andare avanti, anche quando in realtà non si sta proprio andando da nessuna parte.
E allora, quando è giusto mollare un obiettivo?
Ecco 7 casi in cui lo è davvero!
1 – Quando ne va della tua salute
Parto dalla cosa più importante nella vita: la salute. Senza salute non si fa nulla e tutto il resto passa in secondo piano, o almeno così è come la penso io.
Quando parlo di salute, non mi riferisco solo a quella fisica, ma anche a quella mentale, ovviamente.
Se ti stai ammalando, se sei in burn out, se non dormi, non mangi, se hai disturbi cronici, se soffri d’ansia o attacchi di panico per via dell’obiettivo a cui sta lavorando, allora è senza ombra di dubbio arrivato il momento di mollare.
Non importa quanto tempo o quanta fatica tu ci abbia dedicato, se stai perdendo la salute non ne vale la pena!
Non esiste nulla al mondo che valga più del nostro benessere, senza contare che se stiamo male, difficilmente possiamo sostenere gli impegni che abbiamo preso, se prima non ci rimettiamo in forma.
Quindi, lascia andare i sensi di colpa e prenditi cura di te.
Ci saranno altre occasioni, altri progetti, altre opportunità.
E ricorda, se un’occasione è davvero buona non ti fa ammalare!
2 – Quando hai provato di tutto, ma non ottieni risultati
Le hai provate tutte, ma proprio tutte, eppure niente sembra funzionare.
Sono anni che vai avanti, che ci lavori, che ti impegni, che investi tempo, soldi ed energia, ma è inutile, non ottieni risultati.
Oppure i risultati sono così modesti da non giustificare tutto lo sforzo necessario per ottenerli.
In questo caso diventa ancora più complesso decidere di lasciar perdere, perché resta sempre il dubbio che le cose possano migliorare.
Apro una parentesi: se è così, il mio consiglio è di fare un’analisi onesta della situazione, se sono anni che vedi solo briciole, può davvero cambiare?
Ogni strategia adottata si rivela inefficace, e nemmeno chiedendo aiuto o avvalendoti di supporto professionale riesci a cambiare la situazione.
Non sai più che cosa fare, senti di avere esaurito tutte le possibilità e a questo punto, cominci a pensare che forse non sia proprio possibile farcela.
Che si tratti di un’impresa impossibile per tutti, o che lo sia solo per te, non fa differenza!
Se le hai provate tutte non hai niente da rimproverarti, anzi, prendi la tua tenacia ed usala per qualcosa di nuovo, che ti dia i frutti che meriti.
3 – Quando non hai le risorse per farcela
A volte a mancare è il tempo, altre è il denaro, oppure sono le competenze necessarie per attuare il tuo progetto.
Se non puoi procurartele in nessun modo, o se non sono mai abbastanza e sta diventando insostenibile, beh, questo è campanello d’allarme.
Significa che non abbiamo quello che ci serve per farcela; quindi, come pensiamo di poter andare avanti?
Non importa se quando hai cominciato era diverso, se le cose si sono complicate e ora non riesci più a stare al passo, fermati.
Capisco che sia doloroso dover ammettere di non essere all’altezza, ma se ci siamo buttati in un’impresa più grande di noi, la cosa più intelligente da fare è ammetterlo e fare un passo indietro.
Ogni progetto, obiettivo o sogno che sia richiede un certo tipo e una certa quantità di risorse: se non le ho o le ho terminate e non posso ottenerle in nessun modo (legale!), è giusto mollare.
4 – Quando la situazione è cambiata
La tua, o quella legata all’obiettivo, o sono cambiati l’ambiente in cui ti muovi, la società, i tempi.
Magari quando hai iniziato eri molto giovane e avevi più energia, o più tempo e meno responsabilità, ma ora non è più così.
Hai esigenze e priorità diverse, che si scontrano con il tuo progetto.
Oppure sono cambiati i tempi, e quello che dieci anni fa era un buon lavoro o semplicemente una buona idea, ora non lo è più.
Non conviene, non funziona, non è più fattibile.
Magari hai seguito un “trend” che era molto popolare qualche stagione fa, pensando che avresti avuto successo, o che sarebbe stato semplice, ma ora ti rendi conto che non è affatto così.
Il trend è passato, l’ennesimo lavoro o business di moda non è più richiesto da nessuno e ti ritrovi con niente in mano.
Accetta il cambiamento, che sia interno o esterno e fuori dal tuo controllo, e allineala tua vita a chi sei tu oggi, o al mondo in cui stai vivendo.
Anche in questo caso, sì, è giusto mollare!
5 – Quando le premesse sono sbagliate
Questo caso è ostico, devo essere sincera, eppure capita molto più spesso di quanto tu possa immaginare.
Decidiamo di percorrere una strada, certi che sia quella giusta per arrivare alla nostra destinazione, ma durante il cammino ci rendiamo conto che non solo non è la strada migliore, o la più breve, ma, peggio ancora, non è assolutamente quella che ci porterà dove vogliamo arrivare.
Ti faccio un esempio prendendo ispirazione dal mio lavoro.
Moltissime persone, ultimamente, decidono di diventare life coach.
Lo fanno senza informarsi a fondo su come funzioni veramente questa professione, affascinati da ciò che vedono sui social media, convinti che basti un breve corso e qualche post accattivante per avere la fila di clienti e guadagnare cifre a sei zeri.
Dopo qualche mese, si rendono conto che non solo i clienti non si trovano sugli alberi, ma che supportare gli altri nella loro crescita personale è difficile, se non si hanno basi solide.
Passa il tempo, e le cifre guadagnate non sono nemmeno a quattro zeri, figuriamoci sei, anzi a malapena trovano un paio di clienti all’anno.
I risparmi cominciano a scarseggiare, lavorare gratis ogni giorno per non ottenere nulla diventa pesante, l’orgoglio brucia, e l’unica cosa da fare è ritornare nel proprio ufficetto con la coda tra le gambe, o trovarsi un lavoro che paghi davvero le bollette.
Di casi così ne vedo tutti i giorni, specialmente negli ultimi anni, dopo il boom del coaching.
Alcuni diventano miei clienti e con un bel percorso di mentoring riescono finalmente a far decollare la loro attività, ma moltissimi spariscono semplicemente nel nulla dopo un paio d’anni di tentativi.
Il punto è che si trovano in questa situazione perché le loro premesse erano sbagliate in partenza.
Se avessero chiesto consiglio a chi fa questo lavoro da anni, probabilmente molti di loro non avrebbero nemmeno intrapreso questa strada professionale.
Quindi, tornando a noi, se ti rendi conto di aver basato la tua decisione su premesse inesatte, che non ti porteranno affatto dove vuoi arrivare, mollare è giusto.
6 – Quando non ti interessa più
Stai cercando di imparare a suonare la chitarra, avresti sempre voluto farlo e qualche mese fa hai finalmente deciso di provarci.
Pensavi che ti sarebbe piaciuto, ma ti rendi conto che non è affatto così, anzi.
Non ti interessa più. Va bene mollare!
Fai pilates da anni, hai sempre seguito i corsi disponibili nella tua palestra, ma ultimamente ti pesa frequentarli.
Trovi scuse per non andarci, oppure ci vai, ma ti annoi, la pratica è diventata ripetitiva e ci sono tante altre attività che invece ti piacerebbe provare: va bene mollare!
Non credo siano necessari altri esempi, vero?
Che sia un corso, un progetto, o un lavoro, se non ti interessa più hai il diritto di archiviarlo, anzi ti consiglio proprio di farlo.
Se non proviamo più entusiasmo (ed è normale cambiare idea, gusti, interessi!), non ha senso portare avanti un progetto.
Fare le cose controvoglia è una fatica immane e la vita è già abbastanza dura di per sé, non credi?
Ti autorizzo personalmente a mollare!
7 – Quando vuoi qualcos’altro
Proseguiamo il discorso iniziato nel paragrafo precedente: come dicevo poco fa, non c’è niente di sbagliato nel cambiare idea, anzi.
Cambiare punto di vista, avere nuovi interessi e obiettivi è segno che ci stiamo evolvendo dalla nostra versione precedente, ed evolversi è lo scopo finale della nostra vita su questo pianeta.
Quindi ben vengano nuovi desideri e aspirazioni.
Non c’è come provare un’attività per capire se ci piace o meno, anche perché è difficile saperlo senza sporcarsi le mani.
Dopo aver capito che pilates non ti interessa più, senti che ti piacerebbe tanto fare windsurf; la chitarra ti ha deluso, ma ti attirano le percussioni; cantavi in un coro, ma ora vorresti iscriverti ad un corso di teatro.
Mollare va bene.
Se senti di voler iniziare qualcosa di nuovo, vai, non sentirti in colpa.
Ricorda, le nostre risorse, che siano tempo, denaro o competenze, non sono infinite, perciò è bene impiegarle con saggezza.
Continuare a fare qualcosa che non ci interessa più, ci impedisce di impegnarci in ciò che invece desideriamo!
Anche in questo caso, mollare non è una sconfitta, ma è la cosa giusta.
In conclusione
Ora che ho condiviso con te 7 casi in cui è giusto mollare un obiettivo, spero che tu non lo consideri più come un fallimento o un passo falso, ma come la decisione più saggia che tu possa prendere per il tuo futuro e la tua vita.
Fatichi a decidere di iniziare o terminare un progetto?
Non hai le idee chiare su che cosa vorresti fare?
Oppure devi prendere una decisione che potrebbe cambiarti la vita e i dubbi ti attanagliano?
Scrivimi, ti aiuto io!
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