Perdere il lavoro a 50 anni: emozioni, sfide e consigli

Credevi che a te non sarebbe mai successo, eppure un giorno tutto è cambiato.
Una mail, una telefonata, o un invito per una “chiacchierata” con le risorse umane e improvvisamente i problemi di qualche ora prima sono diventati futili.
La tua preoccupazione era svolgere il tuo lavoro al meglio, raggiungere gli obiettivi trimestrali, o far funzionare bene il tuo team e naturalmente avere abbastanza tempo per la tua famiglia e la tua vita.
E adesso? Adesso tutto questo non c’è più.
Non c’è più l’ufficio dove andare tutti i giorni.
Non ci sono più i colleghi, amati, odiati o tollerati che fossero.
Non c’è più la certezza dello stipendio a fine mese.
Non c’è più la visione chiara del futuro, la possibilità di programmare la vita, gli eventi o le spese con sicurezza.
Soprattutto, non c’è più la tua identità professionale, il tuo ruolo, il tuo posto nel mondo, il tuo scopo quotidiano.
Fa male. Fa tanto male, lo so.
Questo tema mi tocca da vicino e non solo perché, purtroppo, è l’esperienza di diversi miei clienti negli ultimi 2 anni.
Se un giorno ci incontreremo, magari ti racconterò il perché.
Nel frattempo, non ti dirò che tutto si sistemerà e che tra un paio di mesi troverai un lavoro migliore di quello che hai perso: so bene quanto sia difficile la fase che stai attraversando e le frasi fatte, in questi momenti, non servono a nulla, anzi, a volte danno proprio fastidio.
Quello che farò è cercare di aiutarti ad affrontare questa sfida, condividendo il mio punto di vista personale e professionale e offrendoti alcuni consigli per farcela.
Leggi anche:
“Crisi dei 40 anni: cos’è e come affrontarla”
“Reinventarsi a 40 anni: 4 cose che devi sapere”
“4 Consigli per cambiare strada professionale”
“Come trovare il life coach giusto per te: 10 consigli”
“La crescita personale non si fa con i libri”
Che cosa significa perdere il lavoro a 50 anni
La perdita del lavoro è sempre un evento traumatico, ma quando accade a 50 anni, le problematiche possono essere ancora più complesse. A questa età, solitamente si ha già una lunga carriera alle spalle, responsabilità familiari e finanziarie consolidate, e il pensiero di dover ricominciare può sembrare schiacciante.
Tuttavia, è importante ricordare che non si è soli: molte persone hanno affrontato e superato questa sfida, trovando nuove opportunità e addirittura scoprendo una rinnovata energia e passione per il loro lavoro.
Capisco che ora possa sembrarti impossibile immaginarti un futuro sereno, in una nuova azienda, ma datti un po’ di tempo e vedrai che il tuo momento arriverà.
Perdere il lavoro a 50 anni presenta alcune sfide comuni a tutti quelli che si trovano a vivere quest’esperienza, indipendentemente dal tipo di carriera, dalla formazione o dal settore di appartenenza.
Vediamo insieme quali sono.
Accogliere le sfide:
1 – Rientrare nel mercato del lavoro
Trovare un nuovo impiego può risultare più difficile dopo i 40 o 50 anni. Le competenze potrebbero richiedere un aggiornamento, e le aziende potrebbero essere più inclini ad assumere candidati più giovani.
Inoltre, la concorrenza con persone che hanno una maggiore familiarità con le tecnologie più recenti può rappresentare un ulteriore ostacolo.
È fondamentale comprendere che il mercato del lavoro è in continua evoluzione, e ciò che era richiesto dieci anni fa potrebbe non essere più rilevante oggi.
Pertanto, adattarsi alle nuove richieste del mercato è essenziale per rimanere competitivi.
Un’idea utile potrebbe essere frequentare workshop e seminari, partecipare a conferenze del settore e iscriversi a corsi di aggiornamento professionale.
2 – Sicurezza finanziaria
La perdita del lavoro può avere un impatto significativo sulla sicurezza finanziaria. A quest’età, si hanno responsabilità economiche come mutui, spese educative per i figli e risparmi per la pensione.
L’assenza di un reddito stabile può generare preoccupazioni notevoli.
È importante creare un piano finanziario di emergenza che consideri tagli provvisori alle spese e l’utilizzo di risparmi per coprire le necessità immediate.
Inoltre, esplorare opportunità di lavoro freelance o a contratto può fornire una fonte di reddito temporanea.
Creare una lista delle spese mensili e rivedere il bilancio familiare può aiutare a individuare aree in cui è possibile risparmiare.
Cercare consulenza finanziaria professionale può offrire preziosi suggerimenti su come gestire i risparmi e le spese durante questo periodo.
3 – Identità professionale e personale
Il lavoro spesso costituisce una parte importante della nostra identità.
Perdere il lavoro può portare a una crisi di identità, in cui ci si sente smarriti e incerti riguardo al proprio valore e al proprio futuro.
Questa fase può essere accompagnata da una sensazione di perdita del proprio ruolo nella società e della propria autostima.
Tuttavia, è anche un’opportunità per riflettere su ciò che davvero conta per noi e su come vogliamo definirci al di là del nostro lavoro.
Un’attività utile potrebbe essere scrivere un diario in cui riflettere sulle proprie esperienze, competenze e aspirazioni future.
Guardare in faccia le emozioni:
E ora passiamo alla parte più delicata, volgendo lo sguardo alle emozioni che perdere il lavoro a 50 anni (ma anche a 40 o 45!) può far affiorare.
Affrontare le nostre emozioni è fondamentale davanti ad ogni evento complesso.
Non farlo può significare ritardare o bloccare interamente il processo di “guarigione” e pertanto può rendere vani gli sforzi di uscire dalla situazione.
1 – Sentimenti di perdita e lutto
Perdere il lavoro può essere paragonato a un lutto. Ci si può sentire tristi, arrabbiati e in ansia riguardo al futuro.
È importante riconoscere e accettare questi sentimenti come parte naturale del processo di adattamento.
Permettere a sé stessi di vivere queste emozioni può aiutare a superare il momento difficile.
Parlare con amici, familiari o un terapeuta può fornire un supporto emotivo prezioso durante questo periodo. Inoltre, praticare tecniche di mindfulness e meditazione può aiutare a gestire lo stress e a mantenere la calma.
Se non hai mai provato la meditazione, ora è il momento giusto per farlo: ti servono solo pochi minuti al giorno e uno dei milioni di video che trovi su YouTube; è gratis e fa star bene. Provaci, che cos’hai da perdere?
2 – Rabbia e frustrazione
È normale provare rabbia e frustrazione, soprattutto se il licenziamento è stato inaspettato o percepito come ingiusto.
Queste emozioni possono influire negativamente sulla motivazione e sulla capacità di affrontare la situazione con ottimismo.
Tuttavia, canalizzare la rabbia in attività costruttive, come l’esercizio fisico o progetti creativi, può aiutare a gestire queste emozioni in modo sano.
Ad esempio, iscriversi ad una palestra, un corso di yoga o qualunque altro sport ti attiri, può fornire un’ottima valvola di sfogo per la tensione accumulata.
Kick boxing pensando al tuo ex capo?! Scherzo, dai! (Ma neanche poi tanto…)
3 – Ansia e preoccupazione
L’incertezza riguardo al futuro può causare ansia e preoccupazione.
La paura di non riuscire a trovare un nuovo lavoro o di non riuscire a mantenere lo stesso livello di vita può essere opprimente.
È fondamentale affrontare queste paure sviluppando un piano d’azione concreto e realistico.
Stabilire obiettivi a breve termine e lavorare su di essi può aiutare a ridurre l’ansia e a sentirsi più in controllo della situazione.
Ad esempio, dedicare un paio d’ore al giorno alla ricerca di lavoro o all’apprendimento di nuove competenze può fornire una struttura e uno scopo durante la giornata.
Fare tutto questo da soli può essere complesso, ecco perché farsi affiancare da un professionista che ci aiuti fa la differenza in termini di risultato.
E ora qualche consiglio:
1 – Sfrutta il tempo libero per la formazione
Utilizza il periodo di disoccupazione per acquisire nuove competenze o aggiornare quelle esistenti.
Ci sono molte risorse online gratuite o a basso costo che possono aiutarti a restare competitivo nel mercato del lavoro.
Ad esempio, piattaforme come Coursera, edX e Udemy offrono corsi in una vasta gamma di settori.
Investire nel proprio sviluppo professionale può anche migliorare la tua autostima e la tua fiducia nel trovare un nuovo lavoro.
Puoi considerare l’apprendimento di competenze digitali, come la programmazione o il marketing online, o l’utilizzo di strumenti di Intelligenza Artificiale, che sono sempre più richieste nel mercato attuale.
2 – Esplora nuove carriere
Considera la possibilità di cambiare completamente carriera.
Questa può essere l’opportunità per seguire una passione che hai sempre avuto ma che non hai mai avuto il coraggio di perseguire.
Parla con persone che lavorano nei settori che ti interessano e scopri quali competenze sono necessarie.
Partecipare a seminari, webinar e eventi di networking può aiutarti a comprendere meglio le opportunità disponibili e a connetterti con professionisti del settore.
Inoltre, leggere libri e articoli relativi alle nuove carriere che stai considerando può offrirti una migliore comprensione delle sfide e delle opportunità.
Essendomi reinventata a ben più di 40 anni e avendo aiutato molte altre persone afre la stessa cosa (naturalmente in ambiti diversi da quello che ho scelto io), posso dirti che cambiare strada professionale a 40 o 50 oggi è possibile e molto più diffuso di quanto immagini.
Che sia per scelta o per necessità, in tanti ci riescono con successo e questo tipo di cambiamento non è più visto con sospetto da recruiter e datori di lavoro, anzi.
Chi ci riesca dimostra di possedere capacità di cambiamento, resilienza e self leadership eccezionali.
Non sono forse queste le “skills” più richieste del momento?
3 – Considera l’idea di avviare un’attività in proprio
Se hai competenze particolari o idee innovative, potresti considerare di avviare una tua attività.
L’imprenditoria può offrire nuove sfide e soddisfazioni personali.
Pianificare attentamente il tuo business, fare ricerche di mercato e sviluppare un piano finanziario solido sono passi fondamentali per aumentare le probabilità di successo.
Non so se lo sai, ma molti enti locali e organizzazioni offrono supporto e risorse per gli aspiranti imprenditori.
Puoi anche partecipare a corsi di formazione per imprenditori e liberi professionisti per acquisire le competenze necessarie per gestire con successo la tua attività.
Quick tip: non serve “l’idea giusta” per avviare un business.
Serve che l’idea venga messa a terra e realizzata.
4 – Rivolgiti a un coach professionista
Un coach può offrirti supporto emotivo e pratico, aiutandoti a identificare le tue competenze, a definire nuovi obiettivi e a sviluppare strategie per raggiungerli.
Può anche aiutarti a migliorare la preparazione per i colloqui. Il supporto che riceverai farà la differenza tra sentirsi sopraffatti e sentirsi motivati e pronti ad affrontare nuove sfide.
Anche partecipare a gruppi di supporto o forum online può fornirti ulteriori suggerimenti e incoraggiamento da parte di persone che stanno affrontando situazioni simili.
In questi anni ho affiancato molte persone nella tua situazione e posso dirti che il “lieto fine” è arrivato per tutti loro.
So che può far paura fidarsi di un estraneo, superare il proprio orgoglio e raccontare la propria storia.
Da parte mia, posso solo prometterti che se lavoreremo insieme avrò il massimo rispetto per te e ti aiuterò a navigare questa tempesta fino a quando vedrai la riva.
5 – Mantieni un equilibrio tra vita lavorativa e personale
Sfrutta questo periodo per riflettere su ciò che veramente conta per te e su come vuoi bilanciare il lavoro con la tua vita personale.
Questo può aiutarti a trovare un nuovo impiego che sia in linea con i tuoi valori e obiettivi.
Considera l’importanza del tempo dedicato alla famiglia, agli amici e agli hobby.
Stabilire un equilibrio tra lavoro e vita personale può contribuire a migliorare il tuo benessere generale e a ridurre lo stress.
Ad esempio, dedicare del tempo a hobby che ti appassionano, per cui magari non avevi mai tempo, può contribuire a creare momenti di gioia quotidiana che alleviano la pesantezza della situazione che stai vivendo.
Concediti il tempo di pensare, di “conoscerti di nuovo”, fatti domande, osservati e osserva il mondo: a volte le risposte o l’ispirazione arrivano nei momenti più inaspettati.
Prima di salutarci
Perdere il lavoro a 50 anni è un’esperienza complessa e carica di emozioni, ma con il giusto approccio e il supporto adeguato, è possibile trasformare questa sfida in un’opportunità di crescita personale e professionale.
Ricorda che non sei sola o solo e che esistono molte risorse e strategie che possono aiutarti a superare questo momento difficile.
Affrontare la situazione con resilienza e determinazione può aprire nuove porte e portare a risultati inattesi e positivi.
Come faccio alla fine di ogni sessione con i miei clienti, ti chiedo: come ti senti?
Alla luce di ciò che hai letto, qual è la prima cosa che farai?
Se senti di avere bisogno di un po’ di supporto per affrontare questa fase della tua vita (vedrai, è davvero una fase!), io sono qui.
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